lunedì 31 agosto 2015

Torta Mia... oggi cucina Carmelina: l'amicizia che dura nel tempo

Dopo la mia amica Loredana, oggi tocca a sua madre, la signora Carmela, da tutti noi chiamata La Carmelina. Con l'articolo, perché è lei e punto. 

Carmelina è un'amica storica di mio padre. Si trovarono ad insegnare insieme in una scuola in un paesino del Salento. Mio padre era completamente spaesato, dal momento che arrivava dalla Campania. Vi parlo di più di quaranta anni fa. Fecero amicizia, amicizia che dura ancora oggi a distanza di anni. Naturalmente anche noi figli siamo diventati amici. Mi ricordo di pomeriggi passati a casa di Carmelina, mentre i miei erano impegnati a lavoro, a giocare nella sua cucina e a distruggere le piste di macchinine di David, il figlio, che ancora oggi si ricorda di quanto fossi una bambina rompiscatole.

Questa torta è un suo cavallo di battaglia, la chiama la "Torta mia", perché le ha dato il suo personale tocco!!! 


Ingredienti:

Per l'impasto:
450 g farina
200 g di zucchero
200 g di burro fuso
2 tuorli + 1 uovo
1 busta di Pane degli Angeli
Buccia grattugiata di arancia o limone
Un po’ di succo di arancia o limone (se non si utilizza il succo, si possono mettere 3 tuorli)
Liquore Strega

Per la crema pasticcera:
6 tuorli
1 litro di latte bollente
Buccia di arancia o limone
11 cucchiai di zucchero
6 cucchiai di farina
1 cucchiaio di fecola di patate


Preparazione della crema pasticcera (all’arancia o al limone):

Unire tuorli e zucchero, volendo si possono sbattere. Versare nel composto la farina e la fecola a cucchiai, facendo attenzione a mescolare bene prima di aggiungere i cucchiai successivi. 

Nel frattempo mettere il latte con la buccia dell’agrume sul fuoco e portarlo a temperatura da bollitura (ma NON deve bollire, dovete spegnere prima che inizi a bollire). 

Molto lentamente versare il latte nell'impasto di uova e farina e, anche in questo caso, fare attenzione a far assorbire il latte versato prima di aggiungerne dell’altro. 

Girare fino a completo assorbimento degli ingredienti e continuare a far bollire (sempre mescolando) finché non si addensa tutto (vi accorgete se la crema è pronta sollevando il mestolo: quando la crema non cade ma rimane rappresa sul mestolo, è pronta). Farla raffreddare.


Preparazione della torta:

Impastare tutti gli ingredienti e far riposare l’impasto per una ventina di minuti (anche in frigo per un quarto d’ora). 

Ungersi le mani di liquore  strega (mi dicono che questo passaggio sia fondamentale!!! Il liquore deve essere Strega, altrimenti il gusto non è quello e la ricetta non è rispettata. Per chi come me non dovesse trovarlo o non può mangiare dolci con liquore per motivi di salute bisognerà ingegnarsi o rinunciare alla torta. ) e stendere l’impasto sulla carta da forno in modo da formare una sfoglia sottile. La pasta deve risultare morbida, ma compatta. Se è morbida al punto da non poterla lavorare, aggiungere un po’ di farina. Si tratta di un passaggio critico: a volte per facilitare il processo si suggerisce di inserire la pasta tra due fogli di pellicola per alimenti, di stenderla con il mattarello e poi di sistemarla sul tegame ricoperto con carta da forno.

Riempire la sfoglia con la crema e mettere in forno a 170-180°C per circa 40-45 minuti.

Far raffreddare e decorare con frutta fresca secondo la vostra fantasia (si consiglia di utilizzare arance o fragole tagliate a metà per la parte esterna, in quanto aiuta l’effetto corona). Per evitare che la frutta annerisca si passa la gelatina (Tortagel o gelatina di frutta).

venerdì 28 agosto 2015

Treccine dolci leccesi... oggi cucina Loredana

Oggi lascio spazio a Loredana, una mia carissima amica con il pallino della cucina. Pugliese naturalmente.

Ci conosciamo da tanti anni ed è stata lei ad accogliermi quando sono arrivata a Milano tantissimi anni fa. Figlia di una Cuoca con la C maiuscola, ha sicuramente ereditato il DNA culinario dalla mamma, la signora Carmelina.

Ecco la sua ricetta (con premessa della stessa Loredana), che proverò a replicare anche io appena possibile. E' un dolce facile e veloce.

"Quando si torna da un viaggio in Puglia, insieme ai ricordi della vacanza, si portano nel cuore i sapori delle numerose bontà gustate! 

Qualche volta, quando si può, si mette in valigia anche qualche prelibatezza... Io sono tornata con le mandorle, per questo ti mando la ricetta delle treccine leccesi, da gustare a colazione, con il tè o come snack spezza fame da gustare con i colleghi in ufficio!

Questa ricetta mi è stata regalata dalla mia amica Chiara ed è semplicemente ottima, facile e veloce."

Ingredienti:

500 g di farina
1 bicchiere di zucchero
1 bicchiere di olio di arachidi
1 bicchiere di vino bianco a temperatura ambiente
Vanillina
Buccia di arancia
Cannella (facoltativa, se piace)

Impastare tutti gli ingredienti e ricavare dei lunghi filoncini, quindi intrecciare e decorare (rigorosamente) con mandorle pugliesi dopo averli spennellati di latte e zucchero.

Infornare a 170°C finché non saranno dorati.

Per regolarsi per le dosi, usare un bicchiere di carta.

giovedì 27 agosto 2015

Pizza (o focaccia) pugliese

Quest'estate sono tornata a Matera, dopo tantissimi anni. Bellissima città, i Sassi sono stupendi ma quello che colpisce ancora di più è l'atmosfera che si respira. Sembra di essere catapultati in un'altra epoca. 

Dopo una giornata intera a girare per la città, ci siamo fermati in un forno per pranzare. Matera è rinomata per il pane (naturalmente ho fatto scorta e l'ho portato anche a Milano). Ma abbiamo mangiato anche un'ottima pizza, o focaccia pugliese, con pomodorini ed origano.

Naturalmente ho provato a rifarla, rispolverando una ricetta che avevo sperimentato tanti anni fa ad un corso di pizza fatto alla Scuola della Cucina Italiana (non so se fanno ancora il corso, ma se ci fosse lo consiglio vivamente, per apprendere soprattutto le tecniche, perché tanto le ricette circolano in rete).



Ingredienti:

500 g di farina 00
100 g di semola rimacinata
250 g di patate lesse e un po' salate
300 ml di acqua tiepida
25 g di lievito
50 g di olio evo
200 g di pomodorini ciliegino
10 g di zucchero
Origano
13-15 g di sale

Con queste dosi serve una teglia grande, dimezzandole è perfetta per un teglia tonda di 25-30 cm di diametro. 

Setacciare le farine. Unire le patate lessate e passate ed il sale.
Impastare e poi aggiungere il lievito, lo zucchero sciolto nell’acqua tiepida e l’olio.
Lavorare bene l’impasto e far lievitare per un’ora.
Nel frattempo tagliare i pomodorini a metà.

Riprendere l’impasto e stenderlo nella teglia ben unta (io ho usato la carta forno, ungendola con un po' di olio).

Mettere i pomodorini con la “calotta vero l’alto”, spingendoli un po’ all’interno dell’impasto. Cospargere con un po’ di olio e origano. Far lievitare per altri 20 minuti.

Infornare a 220°C per 20 minuti.