Benvenuti nella
cucina di Ines, dove posterò (non troppo spesso) le mie ricette. Per non
perderle, ma soprattutto per non dimenticarle. Ines era mia nonna. Una donna
che ha dedicato la sua vita alla famiglia. Non la vedevo spesso perché
abitavamo distanti. Ci vedevamo soltanto durante le feste comandate. Ma i
ricordi di lei, in cucina, sono nitidi. China sulla tavola di legno a stendere
col mattarello la sfoglia di pasta fresca che diventava talmente sottile che ci
si poteva guardare attraverso e talmente rotonda da ricordare la precisione di
un cerchio di Giotto. E poi i movimenti del coltello con cui ritagliava
tagliolini talmente sottili da sembrare capelli dorati. Che io, chissà perché,
immaginavo in testa ad un angelo. Ricordo mio nonno che si svegliava la mattina
all’alba per andare a prendere “i pezzi migliori” al mercato nella piazza del
paese, dove contrattava per ottenere il migliore rapporto prezzo/qualità. Era
un operaio che non sapeva neanche cosa fosse il marketing. Io osservavo, in
punta di piedi. Rubavo i ritagli di pasta fresca e li mangiavo. Crudi. Infilavo
il dito nella crema, fatta con le uova ancora calde e appena arrivate dalla
campagna. Ma, soprattutto, strappavo mazzetti di basilico e altre erbe
aromatiche che mia nonna aveva piantato sul suo terrazzo per regalarle alla mia
amica del balcone confinante. Quell’odore di erbe aromatiche è rimasto impresso
in me più delle sgridate prese per aver distrutto intere piantine!!! E poi i
pranzi di famiglia durante le feste, tutti insieme intorno al tavolo. Una tradizione che si tramanda ancora oggi.
Perché il cibo è anche questo. Unisce le generazioni al di là del tempo, annoda
i fili della memoria. Perché un piatto, con i suoi odori e i suoi sapori, fa
riaffiorare ricordi che si pensavano ormai sopiti e dimenticati, seppelliti da
una quotidiana routine. Da qui l’idea del blog. Ci saranno ricette del passato, ricette del presente, tutto ciò che mi
capiterà di cucinare ma che sia in qualche modo legato ad un momento, meglio se
ad un’emozione. Non ci saranno piatti perfetti, bellissimi da vedere e
strepitosi nel sapore. Non ne sono capace, lascio questo agli esperti in grado
di far vivere con le loro preparazioni esperienze culinarie indimenticabili. Io mi accontento di piatti
semplici, fatti con ingredienti facili da reperire. Perché Ines era una donna
semplice, di poche parole dette al momento giusto.
P.S. Nel blog ci
sono gli uccellini, altra passione di Ines, che in casa aveva solo due canarini
gialli, ma che ogni mattina spargeva briciole di pane sul balcone per dare da
mangiare ai passerotti che ammirava attraverso il vetro. Sorridendo. In silenzio.
P.S.2 Dimenticavo,
io sono… Lafabi, tutto attaccato, il nomignolo con cui tutti mi chiamano da
quando mi sono trasferita dal Salento nella caotica Milano, passando prima per
Roma e poi per Bologna. In questo blog mi aiuteranno mia cugina Marzia, che vive in Danimarca, tutti i miei amici e le mie amiche che si
dilettano in cucina e mi suggeriscono ricette, in particolare Loredana e Larachi
(la prima un’ottima cuoca figlia di cuoca eccelsa, la seconda non cucina ma è un
ottimo palato che testa i miei piatti).