giovedì 5 febbraio 2015

I biscotti di nonna Ines


Questi sono dei biscotti “buonerrimi”… Da bambina non erano i miei preferiti, perché dentro c’è la marmellata ed io preferivo la cioccolata (anche ora). Però ho il ricordo di quando, dopo un viaggio di tre ore, dal Salento alla Daunia (dove mia nonna abitava) per le feste comandate, salivo su per le scale e c’era questo profumo di frolla che cuoceva nel forno. Questo è il classico caso in cui l’olfatto rimanda ad un preciso momento, nel mio caso l’inizio delle vacanze. Una volta sfornati, venivano in parte sistemati su dei vassoietti e smistati tra amici e parenti come regali di Natale. E chi erano i pony express??? Io, mia cugina, mio padre, mio zio. Io odiavo fare queste consegne perché mi toccava salutare tutti e, considerando la mia allergia ai saluti festosi, vi lascio immaginare la mia gioia (si capisce che avevo un caratteraccio???). La nota positiva era che i destinatari dei regali poi ricambiavano con cioccolatini o altre leccornie che sistematicamente ingurgitavo. Sono dei biscotti molto buoni, ottimi da abbinare con un the. Mia zia e mia madre non hanno mai pensato di conservare questa ricetta, per cui per anni non li ho mai fatti. Finché una sera di qualche anno fa scopro che i miei parenti, trapiantati da anni a Milano, ne erano in possesso… scritta a macchina!!! Un vero cimelio. L’ho fotografata col cellulare. Ve la posto così com’è, come si usava ai vecchi tempi quando non si indicavano procedure o spiegazioni dettagliate. Dalla vecchia Olivetti allo smartphone! Il tempo passa, ma le cose buone restano.

Un ringraziamento a Lidia e Angela che hanno avuto l’accortezza di conservare questo foglietto!





















Suggerimenti.

La pasta è stata ricavata a forma di rettangolo e stesa su carta forno, in modo che poi sia più facile arrotolarla su se stessa e sia già pronta sulla carta per essere messa sulla teglia da forno. 


La sfoglia di frolla arrotolata è stata cotta in forno a 180°C finché non si è dorata e cotta dentro (qui dipende anche dallo spessore che darete alla pasta). Dal rotolo, una volta raffreddato, si ricavano i biscotti.

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