Negli ultimi anni ho imparato ad amare il salmone, lo mangerei tutti i giorni e in qualunque modo, crudo o cotto. Poi è anche ricco di omega tre, importantissimi anti age.....e con le rughe che incalzano!!!! Sabato mattina ho partecipato alla Babbo Running a Milano. Per chi non lo sapesse è una corsa non competitiva di 5 km la cui caratteristica è che i partecipanti sono vestiti da Babbo Natale. Parte del ricavato va anche in beneficenza. E' bellissimo vedere tanti Babbo Natale correre per le vie del centro . Non ho corso per un problema alla schiena ma alla fine ho camminato velocemente, come quando vado in ufficio: 5 km in 45 minuti. E adesso nell'armadio ho il vestito di Babbo Natale. Visto che ormai siamo in pieno clima natalizio ed il salmone mi è sempre sembrato il cibo di Natale ho deciso di cucinarlo.
L'ho fatto impanato così come faccio le cotolette alla palermitana. E poi in forno. Sano e gustoso, perchè dopo aver passeggiato 5 km volevo chiudere in modo salutare la giornata.
Ps l'impiattamento è orribile, lo so. Se lo vedessero i giudici di "Cuochi e Fiamme" direbbero: questa rucolina, triste, messa li nel piatto, less is more.....a me invece piaceva il verde con il rosso perchè mi ricorda i colori di Natale e chissenefrega dell'impiattamento!!!!
Ingredienti:
Un trancio di salmone fresco (1 a persona)
Pangrattato o pane grattuggiato
1 cucchiaio di Parmigiano
Prezzemolo e basilico
olio evo
Prendete un trancio di salmone (uno a testa) e MI RACCOMANDO privatelo delle lische e della pelle. Per le lische, toccate col polpastrello il salmone e quando sentite la spina la estraete con l'apposita pinzetta per togliere le lische. Una volta che il filetto è perfettamente pulito, lo rivestite con la panatura fatta pangrattato, delle foglie di prezzemolo e basilico, sale e un cucchiaio di parmigiano.
Premete bene la panatura sul filetto, deve risultare bella compatta. Mettete in forno per circa 7' minuti a 180 gradi (anche qui dipende dal forno, ma ricordate che il salmone non deve cuocere tanto, all'interno deve restare morbido).
mercoledì 16 dicembre 2015
lunedì 14 dicembre 2015
Spaghetti integrali con pomodori ciliegini ed alici
Questo è un piatto veloce, facile e molto gustoso. Sarebbe più un piatto estivo che invernale ma io l'ho fatto a dicembre. Ho usato degli spaghetti integrali comprati in un mercatino equsolidale di Milano e fatti con materie prime coltivate in terreni confiscati alla mafia. Avrei preso
più prodotti se non fosse per la fila incredibile che c'era. L'ansia del regalo di Natale si impossessa ormai di tutti noi in questi tempi. E così, se proprio non avete tempo tra una corsa ed un'altra, segnatevi questo piatto.
Cosa ci vuole?
Ingredienti per 4 persone
300 gr di spaghetti
250 gr di alici già pulite
300 gr di pomodorini ciliegini
basilico
prezzemolo
peperoncino (facoltativo)
olio evo
In una pentola far scaldare l'olio con uno spicchio di aglio delle foglie di prezzemolo e di basilico. Dopo due minuti togliere le alici ed aggiungere i pomodorini. Far cuocere il tempo di cottura della pasta. Quando i pomodorini sono cotti e belli "croccanti" aggiungere le alici tenute da parte e far insaporire per un altro paio di minuti. A fine cottura aggiungere basilico e prezzemolo tritate.
Si possono aggiungere anche delle olive nere volendo.
Buon appetito.
lunedì 7 dicembre 2015
Tortino di alici
Qui fa freddo. Voglia di mare. Ed allora perchè non fare un piatto a base di pesce, veloce e buono? In più anche economico.
Si può preparare nella teglia grande oppure, come ho fatto io, in tante mini cocotte. In quest'ultimo caso la preparazione è un pò lunga per cui la suggerisco per non più di sei persone.
Ho trovato questa ricetta in un libro di ricette pugliesi e poi su un inserto del Corriere della Sera. Ho mischiato le due ricette, aggiunto i pinoli e questo e' il risultato.
Nella ricetta ci sono le foglie di limone; immagino che non tutti le abbiano. Si può fare senza.
Come al solito non metto grammature (solo per i dolci le uso) perchè Ines faceva tutto "A occhio".
Ingredienti
Alici pulite, lavate e asciugate con carta assorbente
Foglie di limone
Pangrattato
Origano
Olio evo
Pinoli
Aceto
Aglio
Procedimento:
Ungere con poco olio una tortiera e disporre le foglie di limone (ben lavate e asciutte) coprendo il fondo.
Stendere le alici (con la parte argentata verso il basso) e coprire lo strato di alici con pangrattato, origano, un pò di aglio a pezzettini e una spruzzata leggera di aceto (facoltativa). Andare avanti con un altro strato e al massimo un altro ancora.
L'ultimo strato cospargetelo di pangrattato, origano, olio e pinoli.
In forno a 180 ° per 10-15 minuti. Gli ultimi due minuti con il grill per gratinare i pinoli ed il pangrattato.
Può essere un antipasto (in piccole porzioni) oppure un secondo.
lunedì 23 novembre 2015
TORTINO DI SCAROLA
In questo periodo cucino veramente poco. Sono sempre in giro e il week end troppo stanca. Ieri sera, proprio per non preparare sempre il solito uovo in padella (ne mangerei in quantità industriale se potessi!) e il solito minestrone ho deciso di fare questo tortino veloce e buono e che avevo assaggiato tempo fa a casa di mia cugina Antonella! Siamo tutti buongustai in famiglia e anche sua figlia, a soli 11 anni, è un gran bel palato. Buon sangue non mente.
Eccovi la ricetta.
Ingredienti:
1 confezione di pasta brisèè
Un cespo grande e uno un pò più piccolo di scarola
Tre uova
Parmigiano
Capperi e olive nere
Mezzo bicchiere di latte
Mondare la scarola e fare saltare in padella con olio evo e uno spicchio di aglio e del sale grosso.
A metà cottura aggiungere capperi ed olive nere.
Stendere la brisèè, riempire con la scarola e poi coprire con le uova sbattute con parmigiano, un pizzico di sale e mezzo bicchiere di latte.
In forno a 180° per 45 minuti.
mercoledì 4 novembre 2015
Costoletta alla milanese
L'altro giorno a Milano c'era un tempo eccezionale, temperature ben sopra la media e colori meravigliosi. Tutti armati di cellulare a scattare foto ad alberi e cielo. Anche io.
In più erano aperti e gratuiti i musei e per questo ne abbiamo approfittato. Salto al Mudec a vedere Gauguin e... Barbie. Mostra bellissima quest'ultima. Sono tornata indietro di 30 anni. C'era anche la piscina di Barbie, uguale a quella che avevo anche io e che mio padre pensò bene di buttare in discarica durante un trasloco. Un cimelio!!!!
Dopo una giornata così, con il ricordo della magnifica manifestazione di chiusura dell'Expo che mi ha anche commossa, non potevo non cucinare un omaggio alla città meneghina.
La costoletta alla milanese. Molto buona.
Ingredienti:
1 costoletta di vitello di 200 gr circa
1 cucchiaio di pangrattato
1 uovo (vi avanzerà un pò, dipende dalle dimensioni)
15 gr di burro chiarificato
Togliere eventuali schegge di ossa dalla carne.
Passarla nelle uova leggermente sbattute e poi nel pangrattato facendolo aderire bene.
Far scaldare il burro chiarificato (usare questo burro perché ha un punto di fumo più elevato) e farla cuocere circa 4 minuti per parte a fuoco moderato. Girarla una sola volta. Magari controllare prima di girarla se il lato è ben cotto.
Scolare e far riposare un paio di minuti dopo averla salata.
La cotoletta è riuscita se all'interno resta rosa.
lunedì 2 novembre 2015
Club Sandwich: che voglia!
Era da alcuni giorni che avevo voglia di club sandwich. Una voglia irrefrenabile che neanche le mie cugine (tutte incinte in questo periodo!!!) hanno. Così l'altra sera, dopo una giornata impegnativa in ufficio, sono entrata nel supermercato più vicino, ho preso l'occorrente e ho composto l'agognato piatto. In versione light. Ho evitato il bacon che non digerisco.
La foto è sfocata e brutta... ma la voglia di addentarlo era tale che non ho voluto aspettare che uscisse la foto giusta. E' già tanto che sia stato impiattato, l'avrei mangiato al volo. Questo sì che è comfort food.
Ingredienti:
Pane da sandwich
1 uovo
Petto di pollo
Lattuga
Pomodori insalatari
Formaggio spalmabile
Bacon o pancetta da far tostare in padella senza olio
Sbattere l'uovo e fare una frittatina.
Cuocere alla griglia il petto di pollo.
Spalmare il formaggio sulle fette di pane, alternare poi pollo, pomodoro, frittatina e lattuga (e bacon per chi lo usa).
Fare degli strati. Io ne ho fatti tre.
Tagliare a metà e mangiare.
lunedì 12 ottobre 2015
Peperoni: la mia passione
Ormai latito da un po’ dal blog. Mia cugina, che si occupa di
pubblicare i post, è prossima al parto in quel di Danimarca mentre io, assorbita da mille cose, ormai mi sono dedicata al take away. Pessima abitudine che smetterà a breve.
Intanto vi posto una ricetta super veloce che ha per
protagonista uno dei miei vegetali preferiti: i peperoni.
A differenza di tanti che non li digeriscono, il mio stomaco
invece li macina benissimo. Sarei capace di mangiare chili di peperoni. Ricordo un’estate di tanti anni fa. Una mia cugina era in
vacanza in Puglia e una sera tornammo a casa a notte fonda, affamate. Alla
ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti, alle 3 di notte, notammo nel
frigorifero una coppa. Conteneva peperoni arrosto, fatti a filetti e poi conditi
con olio, sale e capperi. Li mangiammo quasi tutti, freddi, facendo pure la scarpetta col pane pugliese. Una goduria! Mia zia li aveva preparati per il pranzo del giorno
dopo. Naturalmente li ha dovuti rifare.
Questa ricetta si può fare sia in padella e sia in
forno.
Ingredienti:
Peperoni gialli e rossi
Pangrattato
Capperi
Olio
Sale
Pulire e tagliare i peperoni in lunghezza, disporli in una
teglia con la buccia sulla teglia. Irrorare di olio e cospargere con
pangrattato e capperi.
Mettere dell’acqua sul fondo e infornare a 180°C. Alla
fine si può far grigliare con il grill. Io non l’ho fatto perché a me
piace la cremina che si forma col pangrattato. De gustibus.
Buon appetito.
lunedì 28 settembre 2015
Vellutata di zucca e stracchino e finte patate fritte
Iniziano i primi freddi e una delle ricette che replico più spesso è la vellutata di zucca.
La zucca l'ho scoperta tardi, negli ultimi anni. Prima non mi aveva mai fatto impazzire, troppo dolce per i miei gusti ed invece poi...
Questo piatto è semplicissimo e veloce. In aggiunta ho fatto delle chips di sedano rapa al forno, carine.
Ingredienti:
400 gr di zucca già pulita e tagliata
1 scalogno piccolo
70 gr di stracchino
1 sedano rapa
Olio evo
Sale
Rosmarino
In una casseruola mettere un po' di olio, uno scalogno piccolo e la zucca. Far andare un po' e poi coprire con dell'acqua, salare e continuare la cottura finché la zucca non si cuoce. Salvare un po' d'acqua di cottura.
Scolare il tutto e frullarlo con il mixer dopo aver aggiunto dell'olio evo e un po' di acqua di cottura. Alla fine aggiungere lo stracchino e dare l'ultima frullata. Regolare di sale.
Mentre la zucca cuoce, ricavare dal sedano rapa delle chips con la mandolina. Bagnarle con un po' di olio e rosmarino tritato e cuocerle a 200°C in forno ventilato. Mettere il grill gli ultimi minuti. Fare attenzione perché bruciano facilmente.
Impiattare decorando la vellutata con queste chips.
lunedì 7 settembre 2015
Gita a Grottaglie e biscottini della mamma di Valeria
Questa estate, durante la mia vacanza in Puglia, ho fatto tappa a Grottaglie, dove vive la mia amica Valeria.
Grottaglie, per chi non lo sapesse, è famosa per le sue ceramiche. Esiste proprio il quartiere delle ceramiche dove si concentrano tutte le botteghe che producono tante meravigliose creazioni. Ho fatto anche shopping tra cui un fantastico magnete: un maialino di ceramica da mettere sul frigo, a ricordarmi cosa divento se continuo a mangiare!!! Questa volta ho dedicato anche una visita al centro storico, molto bello.
La mamma di Valeria, da buona pugliese sempre con le mani in pasta, fa dei biscotti imbottiti che a me piacciono tantissimo: ripieni di marmellata o di Nutella. Naturalmente io che versione ho fatto??? Sono buonissimi a colazione, a merenda con il the e... in qualunque altro momento della giornata.
Vediamo insieme come si fanno. Sono facili, solo un po' lunga la preparazione, per questo il mezzo passerotto in più!!
Ingredienti:
500 gr di farina
200 gr di zucchero
2 uova
1 bustina di lievito sciolto in un dito di latte tiepido
1/2 bicchiere di olio di semi (io l'ho sostituito con l'olio di riso)
Setacciare la farina, aggiungere lo zucchero e poi le uova. Infine il lievito sciolto e l'olio. Io ho messo tutto nella planetaria.
Stendere la pasta sottile (2-3 mm), fare dei dischetti di 10 cm di diametro (o anche più grandi), farcirli con marmellata o Nutella e infornare a 180-200°C in forno ventilato per circa 15-20 minuti.
P.S. Il piatto che vedete in foto naturalmente è una ceramica di Grottaglie regalatami dalla mia amica Valeria.
lunedì 31 agosto 2015
Torta Mia... oggi cucina Carmelina: l'amicizia che dura nel tempo
Dopo la mia amica Loredana, oggi tocca a sua madre, la signora Carmela, da tutti noi chiamata La Carmelina. Con l'articolo, perché è lei e punto.
Carmelina è un'amica storica di mio padre. Si trovarono ad insegnare insieme in una scuola in un paesino del Salento. Mio padre era completamente spaesato, dal momento che arrivava dalla Campania. Vi parlo di più di quaranta anni fa. Fecero amicizia, amicizia che dura ancora oggi a distanza di anni. Naturalmente anche noi figli siamo diventati amici. Mi ricordo di pomeriggi passati a casa di Carmelina, mentre i miei erano impegnati a lavoro, a giocare nella sua cucina e a distruggere le piste di macchinine di David, il figlio, che ancora oggi si ricorda di quanto fossi una bambina rompiscatole.
Questa torta è un suo cavallo di battaglia, la chiama la "Torta mia", perché le ha dato il suo personale tocco!!!
Ingredienti:
Per l'impasto:
450 g farina
200 g di zucchero
200 g di burro fuso
2 tuorli + 1 uovo
1 busta di Pane degli Angeli
Buccia grattugiata di arancia o limone
Un po’ di succo di arancia o limone (se non si utilizza il succo, si possono mettere 3 tuorli)
Liquore Strega
Liquore Strega
Per la crema pasticcera:
6 tuorli
1 litro di latte bollente
Buccia di arancia o limone
11 cucchiai di zucchero
6 cucchiai di farina
1 cucchiaio di fecola di patate
Preparazione della crema pasticcera (all’arancia o al limone):
Unire tuorli e zucchero, volendo si possono sbattere. Versare nel composto la farina e la fecola a cucchiai, facendo attenzione a mescolare bene prima di aggiungere i cucchiai successivi.
Nel frattempo mettere il latte con la buccia dell’agrume sul fuoco e portarlo a temperatura da bollitura (ma NON deve bollire, dovete spegnere prima che inizi a bollire).
Molto lentamente versare il latte nell'impasto di uova e farina e, anche in questo caso, fare attenzione a far assorbire il latte versato prima di aggiungerne dell’altro.
Girare fino a completo assorbimento degli ingredienti e continuare a far bollire (sempre mescolando) finché non si addensa tutto (vi accorgete se la crema è pronta sollevando il mestolo: quando la crema non cade ma rimane rappresa sul mestolo, è pronta). Farla raffreddare.
Preparazione della torta:
Impastare tutti gli ingredienti e far riposare l’impasto per una ventina di minuti (anche in frigo per un quarto d’ora).
Ungersi le mani di liquore strega (mi dicono che questo passaggio sia fondamentale!!! Il liquore deve essere Strega, altrimenti il gusto non è quello e la ricetta non è rispettata. Per chi come me non dovesse trovarlo o non può mangiare dolci con liquore per motivi di salute bisognerà ingegnarsi o rinunciare alla torta. ) e stendere l’impasto sulla carta da forno in modo da formare una sfoglia sottile. La pasta deve risultare morbida, ma compatta. Se è morbida al punto da non poterla lavorare, aggiungere un po’ di farina. Si tratta di un passaggio critico: a volte per facilitare il processo si suggerisce di inserire la pasta tra due fogli di pellicola per alimenti, di stenderla con il mattarello e poi di sistemarla sul tegame ricoperto con carta da forno.
Riempire la sfoglia con la crema e mettere in
forno a 170-180°C per circa 40-45 minuti.
Far raffreddare e decorare con frutta
fresca secondo la vostra fantasia (si consiglia di utilizzare arance o fragole
tagliate a metà per la parte esterna, in quanto aiuta l’effetto corona). Per
evitare che la frutta annerisca si passa la gelatina (Tortagel o gelatina di
frutta).
venerdì 28 agosto 2015
Treccine dolci leccesi... oggi cucina Loredana
Oggi lascio spazio a Loredana, una mia carissima amica con il pallino della cucina. Pugliese naturalmente.
Ci conosciamo da tanti anni ed è stata lei ad accogliermi quando sono arrivata a Milano tantissimi anni fa. Figlia di una Cuoca con la C maiuscola, ha sicuramente ereditato il DNA culinario dalla mamma, la signora Carmelina.
Ecco la sua ricetta (con premessa della stessa Loredana), che proverò a replicare anche io appena possibile. E' un dolce facile e veloce.
"Quando si torna da un viaggio in Puglia, insieme ai ricordi
della vacanza, si portano nel cuore i sapori delle numerose bontà gustate!
Qualche volta, quando si può, si mette in valigia anche
qualche prelibatezza... Io sono tornata con le mandorle, per questo ti mando la
ricetta delle treccine leccesi, da gustare a colazione, con il tè o come snack
spezza fame da gustare con i colleghi in ufficio!
Questa ricetta mi è stata regalata dalla mia amica Chiara ed
è semplicemente ottima, facile e veloce."
500 g di farina
1 bicchiere di zucchero
1 bicchiere di olio di arachidi
1 bicchiere di vino bianco a temperatura ambiente
Vanillina
Buccia di arancia
Cannella (facoltativa, se piace)
Impastare
tutti gli ingredienti e ricavare dei lunghi filoncini, quindi intrecciare e
decorare (rigorosamente) con mandorle pugliesi dopo averli spennellati di latte e zucchero.
Infornare a 170°C finché non saranno dorati.
giovedì 27 agosto 2015
Pizza (o focaccia) pugliese
Quest'estate sono tornata a Matera, dopo tantissimi anni. Bellissima città, i Sassi sono stupendi ma quello che colpisce ancora di più è l'atmosfera che si respira. Sembra di essere catapultati in un'altra epoca.
Dopo una giornata intera a girare per la città, ci siamo fermati in un forno per pranzare. Matera è rinomata per il pane (naturalmente ho fatto scorta e l'ho portato anche a Milano). Ma abbiamo mangiato anche un'ottima pizza, o focaccia pugliese, con pomodorini ed origano.
Naturalmente ho provato a rifarla, rispolverando una ricetta che avevo sperimentato tanti anni fa ad un corso di pizza fatto alla Scuola della Cucina Italiana (non so se fanno ancora il corso, ma se ci fosse lo consiglio vivamente, per apprendere soprattutto le tecniche, perché tanto le ricette circolano in rete).
500 g di farina 00
100 g di semola rimacinata
250 g di patate lesse e un po' salate
300 ml di acqua tiepida
25 g di lievito
50 g di olio evo
200 g di pomodorini ciliegino
10 g di zucchero
Origano
13-15 g di sale
Con queste dosi serve una teglia grande, dimezzandole è perfetta per un teglia tonda di 25-30 cm di diametro.
Setacciare le farine. Unire le patate lessate e passate ed
il sale.
Impastare e poi aggiungere il lievito, lo zucchero sciolto nell’acqua tiepida e l’olio.
Lavorare bene l’impasto e far lievitare per un’ora.
Nel frattempo tagliare i pomodorini a metà.
Riprendere l’impasto e stenderlo nella teglia ben unta (io ho usato la carta forno, ungendola con un po' di olio).
Mettere i pomodorini con la “calotta vero l’alto”, spingendoli un po’ all’interno dell’impasto.
Cospargere con un po’ di olio e origano. Far lievitare per altri 20 minuti.
mercoledì 29 luglio 2015
Tortino estivo di zucchine, mortadella e toma
Questa ricetta è sull'ultimo numero di "Sale e Pepe" ancora in edicola. Per chi volesse le dosi precise consiglio di acquistare il giornale.
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia integrale
3 zucchine di medie dimensioni
150 gr di mortadella
200 gr di toma morbida
2 uova
Pistacchi a piacimento
La preparazione di questa torta è un po' laboriosa più che altro perché si deve creare l'effetto concentrico.
Tagliare le zucchine per il lungo, aiutandosi con un pelapatate magari. Ricavare tre strisce da ogni fetta di mortadella e tagliare sempre a strisce il formaggio.
Sovrapporre le tre fette (zucchina, formaggio e mortadella) e adagiarle "in piedi" seguendo la circonferenza della sfoglia (devono crearsi tanti cerchi concentrici). Continuare sempre così finché tutto il tortino non sarà riempito.
Sbattere due uova e versarle su tutto il tortino: riempiranno gli spazi vuoti. La ricetta dice anche di mettere dei pistacchi a piacimento.
Infornare a 180°C ricoprendo la teglia con dell'alluminio. Dopo circa 20 minuti togliere il foglio e continuare la cottura.
giovedì 23 luglio 2015
Pasta alla carlofortina nella versione di Edoardo e Giusy
Tempo fa ho invitato a cena degli amici per sottoporre loro i miei esperimenti culinari. Va premesso che Edoardo è un cuoco provetto e, di conseguenza, mi sentivo un po' sotto esame. Ad un certo punto, i miei due commensali mi parlano di questa pasta alla carlofortina che, mi pare di aver capito, avessero assaggiato in Sardegna durante una vacanza in barca a vela. Loro mi hanno fornito una versione "in bianco", su internet si trova la versione col pomodoro.
Come al solito la ricetta è "a occhio", seguite il vostro gusto e quello che vi suggeriscono le papille.
Spaghetti alla carlofortina rivisitati
Ingredienti:
Spaghetti
Olive nere e olive verdi in egual misura
Capperi sotto sale
Filetti di tonno sott'olio
Zeste di limone
Pecorino
Olio o burro
Sminuzzare le olive (più di come ho fatto io nella foto, ma me lo hanno specificato dopo) e i capperi sotto sale, dopo averli dissalati bene sotto acqua corrente.
Nel frattempo cuocere gli spaghetti al dente. Quando sono pronti scolare (tenere un po' d'acqua di cottura) e condire in un'ampia ciotola con il trito di olive e capperi e con i filetti di tonno sott'olio. Se è troppo asciutto, aggiungere del burro o dell'olio evo (io ho optato per quest'ultima soluzione).
Aggiungere il pecorino (ho usato un pecorino toscano e ho calcolato un cucchiaio a testa) e far mantecare il tutto fuori dal fuoco. Aggiungere le zeste di limone grattugiato.
lunedì 13 luglio 2015
Sandwich di pomodoro
A Milano ormai è caldo afoso da giorni. Non so nelle
altre parti d’Italia, ma qui si boccheggia!! Ogni tanto penso a mia cugina in Danimarca, beata lei!
L’ultima cosa che può venirmi in mente con quest’afa è
cucinare. L’idea di accendere un fornello o, peggio ancora, il forno non mi
sfiora minimamente.
Sono giorni che si va avanti a mozzarella e pomodoro o
panzanella (ricetta pubblicata sul blog tempo fa). Mi è capitato tra le mani uno degli ultimi numeri della Cucina
Italiana e da lì l’idea del sandwich di pomodoro che appariva sulla copertina.
Ho messo meno ingredienti della ricetta originale, non li
avevo in casa. Figurarsi se si esce per fare la spesa. Tappati in casa con l'aria condizionata. Sopravvivenza pura. Risultato? Un piatto bello da vedere, gustoso e soprattutto
fresco. Spazzolato in pochi minuti.
Ingredienti:
Pomodori occhio di bue (uno a testa)
Robiola
Zucchine (ma potete aggiungere tutte le verdure che volete), una a testa
Basilico
Olio evo
Sale
Sale
Tagliare le zucchine (o peperone o melanzana) e grigliarle. Condirle con olio e sale
e farle insaporire. Tenerne due fettine da parte da usare nella farcia di formaggio.
Prendere della robiola (io ho usato due cubetti) e mescolarla con dei pezzettini di una o due fettine di zucchina grigliata e un
po’ di basilico tritato.
Tagliare il pomodoro a strati e comporre il sandwich,
alternando una fetta di pomodoro, una spalmata di robiola e le zucchine. Io ho messo un po’ di sale e di olio
sulle fette di pomodoro e ho aggiunto del basilico spezzettato. E così via. Alla fine un ciuffo di basilico per decorare.
Se grigliate anche melanzane e peperone, si possono fare strati diversi.
giovedì 2 luglio 2015
La mia torta di mele preferita, quella di Karen
Karen è
una dolce signora inglese che ha sposato un italiano ed hanno un buon
ristorante in provincia di Milano.
Spesso
organizziamo le cene di lavoro da loro. Io ci sono stata solo in poche occasioni
e ho avuto modo di mangiare una squisita torta di mele.
Non amo
questo dolce in genere. Ma questa versione mi è piaciuta proprio tanto e come
al solito ho chiesto la ricetta a Karen, che col suo simpaticissimo italiano
con accento british me l’ha raccontata. Credo che qualche segreto lo abbia tenuto per sé, ma questa torta è proprio buonissima e velocissima da fare.
Ingredienti:
2 rotoli
di pasta sfoglia rotondi
6 mele
Zucchero
di canna
Cannella
(facoltativa)
1 limone
Latte
Sbucciare
le mele, tagliarle a cubetti e metterle in una ciotola con due cucchiai rasi di
zucchero di canna (regolatevi in base alle mele, io avevo 6 mele golden) e
mezzo limone spremuto. Mescolare bene. Aggiungere della cannella e mescolare
ulteriormente.
Stendere una sfoglia nella teglia, riempire con le mele, coprire
con l’altra sfoglia e bucherellare la superficie.
Mettere in forno ventilato a
180°C per circa 25 minuti. 10 minuti prima della fine del periodo di cottura,
estrarre la torta dal forno, spennellare la superficie con del latte e
cospargere di zucchero di canna. Rimettere in forno ed ultimare la cottura. La superficie
deve diventare bella dorata.
lunedì 29 giugno 2015
Biscotti “pucciosi”, ricetta della signora Marisa
Tempo fa per lavoro mi trovavo in un albergo di
Catanzaro Lido. Al mattino scendo per fare colazione e mi trovo davanti uno
stupendo buffet di dolci. Torte di ogni tipo, crostate, biscotti. Un paradiso
per gli amanti del dolce.
La mia attenzione è stata catturata, in particolare, da alcuni biscotti. Ne prendo un paio. Buonissimi. Si impregnavano di latte in modo
meraviglioso (da qui il soprannome “puccioso”). E mi ricordavano quei biscotti
che si vedono nei forni artigianali, soprattutto nel meridione. Ne avrò
mangiati una decina.
Dopo, quando ho saputo la quantità di burro che
contenevano, mi sono un po’ pentita. Ma la prima cosa che ho fatto è stata
chiedere la ricetta dei biscotti alla cuoca, la signora Marisa. La sua
gentilezza (e quella di tutto lo staff dell’albergo) la ricordo ancora a
distanza di anni.
Ed ecco la ricetta:
500 gr di farina
200 gr di zucchero
200 gr di burro
1 bustina di lievito
3 uova
1 e ½ bustine di vanillina
La ricetta è semplicissima. Si mescolano tutti gli
ingredienti (io uso il robot). La pasta va battuta con il palmo delle mani
finché non si raggiunge un’altezza di due dita.
Ricavate dei dischi (o altre
forme) e infornate a 180°C per 12 (al massimo 15) minuti in forno ventilato. Fate
raffreddare.
Sono sicura che verrà la dipendenza anche a voi!
martedì 16 giugno 2015
Taste of Milano - Parte seconda
E non paga...
Riso affumicato, olio di pino mugo e musetto di vitello - Rist. "Malga Panna" - Chef Paolo Donei
Spaghetto cacio, pepe e ricci di mare - Rist. "Trussardi alla Scala" - Chef Roberto Conti
Il Santo Marcellin, formaggio di latte di mucca - Nuvola di St Marcelin, croccante di miele e lime, verdure agli agrumi - Rist. "L'ephemere - by onlylyon" - Chef Jeremy Galvan
Rot - Piadina ecosostenibile al pomodoro e peperone, spinacini novelli, avocado, maionese allo zenzero - Rist. "Mantra Raw Vegan" - Chef Alberto Minio Paleuello
Taste of Milano - Parte prima
La prima settimana di giugno si è svolto a Milano "Taste of Milano", un evento gastronomico a cui partecipano importanti chef e ristoranti. Un incontro imperdibile per gli appassionati del cibo e, soprattutto, del buon cibo. Naturalmente non potevo mancare. Ho gustato degli ottimi piatti. La curiosità è che si paga in ducati (un ducato=un euro) e i piatti in genere non superano i 10 euro di media.
Di seguito tutto quello che ho mangiato.
Catalana di Piovra - Rist. "La maniera di Carlo" - Chef Francesco Germani
Fiore di zucca ripieno di ceci con cous cous di verdure alla curcuma - "Osteria Esprì" - Chef Emanuela Tommolini
Vellutata di Patate di Polignano cotte sotto la cenere, con funghi cardoncelli e pancetta semistagionata - "Al fornello da Ricci" - Chef Sookar Vinod e Antonella Ricci
Tonno marinato, limone candito, granita al gin tonic - "La Leggenda dei Frati" - Chef Filippo Saporito
lunedì 15 giugno 2015
Purè di fave con cicorie selvatiche
Questo è
un altro piatto tipico salentino. Un piatto povero ma molto gustoso. Chiunque
scelga il Salento come meta della sue vacanze si innamora di questo piatto.
Tanto che a Milano sono numerosi gli amici che mi chiedono di rifarlo.
La cicoria selvatica a Milano non l'ho mai trovata. In Puglia capita spesso di
vedere persone raccogliere la cicoria ai bordi delle strade o nelle campagne.
Ha un sapore amarognolo che ben si sposa con le fave secche. Se non la trovate,
vanno benissimo le catalogne o anche i peperoni verdi fritti.
Ingredienti:
½ kg di
fave secche decorticate
½ kg di
cicoria selvatica
Acqua
q.b.
Olio evo
q.b.
2 foglie
di alloro (facoltativo)
Lavare
bene le fave e lasciarle in ammollo dalla sera prima. Al momento dell’utilizzo
sciacquarle molto bene e metterle in una pentola (meglio in una pentola di
coccio) e coprirle con acqua (due dita sopra il livello delle fave). Volendo si
possono aggiungere due foglie di alloro durante la cottura. Far cuocere a
fiamma bassa le fave finché non saranno completamente sfaldate. Se nel corso
della cottura dovessero asciugarsi, aggiungere dell’acqua.
Nel frattempo
pulire le verdure e farle sbollentare. Una volta pronte, tenerle da parte.
Quando
le fave saranno cotte e ben sfaldate, scolarle e conservare l’acqua di cottura.
Ridurle in purè (io uso il mixer ad immersione), riportarle sul fuoco a fiamma
bassa e per regolare la consistenza aggiungere un po’ d’acqua di cottura, se
necessario. Salare. Far cuocere ancora per alcuni minuti.
Comporre
il piatto con le verdure e il purè, che condirete con olio rigorosamente evo!!!
martedì 9 giugno 2015
Le pucce
Una delle ricette che ho provato a fare durante il mio soggiorno in Puglia è stata quella delle pucce con pomodorini, cipolle ed olive.
La puccia è una specie di "pane" salentino che mia madre non ha mai provato a fare e che io mangiavo o quando si comprava al forno oppure quando le vicine di casa ce le portavano (quindi c'erano le pucce nella versione di Luigia, quelle nella versione di Mimina e quelle di Anna). Ci sono diverse tipologie: quella bianca solo con le olive, quella con pomodoro e olive, quella con l'aggiunta delle cipolle. Sono tutte buone. L'unico inconveniente sono le olive, rigorosamente col nocciolo, con rischi per denti e ricostruzioni. Io vi consiglio, per stare tranquilli, di usare quelle snocciolate, non sarà fedelissima alla ricetta ma almeno non vi giocate il dente!!!
1 kg di farina
1 cubetto di lievito di birra
acqua
300 gr di olio
1 cucchiaio raso di sale grosso
1 cucchiaio raso di sale grosso
300 gr di pomodorini
2 cipolle medie
1 bicchiere di olive nere
Mettere la farina in una ciotola o sulla spianatoia, fare la fontana e versare il lievito sciolto in un po' di acqua tiepida, mescolare. Aggiungere l'olio e poi, dopo aver lavorato ancora un po' l'impasto, il sale sciolto in acqua tiepida. Continuare ad impastare e se necessario aggiungere lentamente dell'acqua finché il composto non risulti compatto e ancora appiccicoso sulle mani.
Nel frattempo tagliare i pomodorini, la cipolla e le olive. Aggiungere all'impasto e mescolare bene. Far lievitare per almeno due ore.
Con le mani infarinate formare delle sfere (un po' più piccole di una pallina da tennis) e disporle su una placca da forno.
Infornare (in forno già caldo) a 180-200°C per circa mezzora.
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