La cucina per me è il luogo dei sentimenti e delle emozioni
in assoluto. In cucina si litiga per discussioni sorte intorno ad un
tavolo, in cucina si fa pace davanti ad
un buon piatto, in cucina si riunisce la famiglia, quotidianamente o nelle
occasioni importanti, in cucina nascono amicizie ed amori che si rafforzano o
si deteriorano nel tempo. Non c’è niente da fare. Per me la cucina è la stanza
preferita della casa. In assoluto.
E la cucina è anche il luogo dei ricordi. Tagliando, pulendo
, assaggiando, annusando, riafforano ricordi
che sembrano dimenticati. Poco tempo fa
ho fatto il sugo. Il profumo che ha sprigionato mi ha ricordato quando, da
piccola, tornando a casa dalla messa domenicale, lungo la strada si sentiva dalle finestre aperte
l’odore del pomodoro e del basilico. E mi ricordo che appena mettevo piede in casa, senza neanche togliere
il cappotto, prendevo una fetta di pane e la tuffavo nel sugo per poi
addentarla con soddisfazione.
Ed è sempre in cucina che Ines, mia nonna impastava i
tagliolini, preparava le polpettine per la pasta al forno e metteva in mostra
tutta la sua maestria.
E a proposito di emozioni e ricordi in cucina, vi lascio il link di un blog molto bello.
Una mia amica, Chiara, ha la nonna affetta da Alzheimer.
Insieme a sua madre hanno aperto un blog nel quale raccontano cosa significhi convivere con questa malattia. Una delle sezioni del blog si chiama
proprio “Ricordi in cucina”: piccoli momenti
quotidiani vissuti in cucina dove, tra cibo e ricordi, ben tre generazioni si incontrano ma allo stesso tempo si scontrano
con l’Alzheimer e lo affrontano.
Bellissimo post! :)
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